Lamis, 30 anni, di nazionalità siriana, è detenuta in una prigione femminile in Libano.
Orfana di genitori, che non ha mai conosciuto, è cresciuta con la nonna paterna. All’età di 13 anni, il fratello l’ha costretta, PICCHIANDOLA, a un MATRIMONIO PRECOCE. Nel 2011, allo scoppio della guerra, è venuta in Libano con il marito.
Con 7 figli viveva con la famiglia del marito, tossicodipendente che non aveva occupazione e la costringeva a lavorare come domestica, per mantenere la famiglia.
Dopo 14 anni di matrimonio ha lasciato marito e figli per tornare dal fratello che l’ha picchiata e messa per strada. Quando poi, ha iniziato a lavorare in una fabbrica ed ha provato ricostruirsi una vita, e’ stata accusatata ingiustamente dal suo datore di lavoro di furto e tentato omicidio e quindi arrestata e si trova in prigione da 6 mesi.
Grazie al progetto di AICS Beirut, un avvocato si sta occupando del suo caso ed che la sta seguendo, è fiduciosa che sarà assolta perché INNOCENTE.
È una donna, sola, vittima di violenza che grazie all’aiuto di uno dei nostri progetti di cooperazione avra’ speranza di una vita migliore.