In Siria, dopo oltre 14 anni di crisi prolungata, troppi bambini non vanno a scuola o rischiano di abbandonare gli studi. La mancanza di risorse, gli sfollamenti e gli ambienti insicuri impediscono a migliaia di persone di accedere al loro diritto all’istruzione, e questo vale ancora di più nelle aree rurali e difficili da raggiungere del Paese.
Con il sostegno dell’Italia, WeWorld sta lavorando nei governatorati di Deir-ez-Zor, Aleppo e Al Raqqa per garantire che ogni bambina e bambino possa accedere a un’istruzione sicura, inclusiva e di qualità, affrontando l’analfabetismo.
Nel distretto di Khsham, nel governatorato di Deir-ez-Zor, l’iniziativa di WeWorld ha riabilitato e messo in sicurezza tre scuole primarie (Al Sabaaah, Alhawigah, Sharqie), riducendo le barriere architettoniche e dotando le aule di arredi e materiali didattici. Inoltre, sono state organizzate lezioni di recupero e fornito supporto per il trasporto degli insegnanti, affinché i bambini possano continuare i loro studi.
A complemento dell’azione, oltre 50 insegnanti hanno rafforzato le loro competenze attraverso la formazione, migliorando la qualità e garantendo la frequenza, mentre genitori e comunità sono stati coinvolti in attività di sensibilizzazione sull’educazione inclusiva, la protezione dell’infanzia e l’igiene.
Grazie a questi sforzi, oltre 4.000 persone hanno già beneficiato di questi interventi, tra studenti, insegnanti, famiglie e comunità locali. L’istruzione inizia con l’imparare a leggere e scrivere, ma va oltre: significa costruire la resilienza, proteggere i bambini e garantire loro il diritto al futuro.
Shahd ha 7 anni e vive a Marat, nel governatorato di Deir ez-Zor in Siria.
Soffre di una lussazione congenita ai piedi, che le causa problemi di mobilità. Nonostante la sua condizione, cammina ogni giorno per 1,5 chilometri per raggiungere la sua scuola, la Marrat Gharby, dove frequenta corsi di recupero per rimettersi al passo con tutte le materie.
I corsi di recupero sono una delle attività previste dal progetto in corso a Deir ez-Zor grazie al supporto dell’Italia. Oltre a questi, si tengono anche corsi di formazione per gli insegnanti, iniziative di coinvolgimento di genitori e insegnanti, e campagne di sensibilizzazione per le scuole e la comunità. La scuola dove Shahd frequenta i corsi di recupero fa anche parte di un programma di riabilitazione che prevede la ristrutturazione di 3 edifici scolastici a Marat e la fornitura di arredi scolastici e materiali didattici.
Quando Shahd ha iniziato a frequentare le lezioni, era molto timida, soprattutto a causa di alcuni episodi di bullismo da parte dei suoi coetanei legati alla sua condizione. Tuttavia, era già determinata a superare ogni ostacolo che si frapponeva tra lei e il suo sogno di diventare un medico che cura gratuitamente i bambini con bisogni speciali. Oggi, la sua materia preferita è l’arabo, come si può notare dal modo eloquente in cui parla.
Il suo insegnante, Ahmad Al-Hussein, commenta i suoi progressi: “Ho notato un cambiamento nel comportamento di Shahd: si è aperta ed è nata in lei la passione per la scuola. Non solo, abbiamo anche riscontrato un significativo miglioramento nella sua capacità di recepire le informazioni, sia a scuola che a casa.”
Ahmad insegna da 33 anni e ha recentemente completato un modulo di formazione sull’educazione inclusiva e su altre competenze pedagogiche, tra cui l’apprendimento attivo e le competenze per la vita, all’interno del progetto. “Il processo educativo si basa su tre pilastri: il libro, lo studente e l’insegnante. Ci deve essere un equilibrio tra questi tre pilastri, ed è questo che la formazione ha sottolineato, giocando un ruolo significativo nel motivare gli studenti e nel tirarli fuori dalla noia associata ai vecchi metodi di insegnamento.”
In Siria, soprattutto nelle aree rurali, l’accesso all’istruzione, in particolare a un’istruzione sicura e di qualità, è ostacolato da una serie di carenze: di risorse, di infrastrutture adeguate, di accessibilità e di insegnanti formati per i bambini con bisogni speciali, tra le altre. Shahd è una dei 700 studenti che vengono sostenuti per garantire loro un’istruzione sicura e di qualità, fornendo il necessario a tutti i livelli per la loro inclusione e il loro successo nel sistema scolastico.

