Il Libano sta attraversando una delle fasi più difficili della sua storia. Travolto dalla crisi economica, che ha causato una drammatica svalutazione della moneta locale e un’impennata verticale della disoccupazione. A questa si aggiungono gli effetti drammatici dell’epidemia da Covid – 19 e quelli dell’esplosione che lo scorso agosto ha devastato Beirut.
In questa situazione la cooperazione internazionale è stata chiamata a rimodulare i suoi interventi e a lavorare per rispondere a una emergenza umanitaria che non coinvolge più solo i rifugiati siriani, ma anche la popolazione libanese.
La Sede AICS di Beirut ha prontamente risposto a questa richiesta riallocando fondi e finanziando iniziative delle diverse agenzie delle Nazioni Unite.
Così, in pochi mesi sono state finanziate per 2.8 milioni di Euro le attività di WFP. L’Agenzia, grazie anche ai fondi italiani , a gennaio ha assistito 1.011.839 persone vulnerabili, libanesi e rifugiati, sia attraverso il cash asssistance sia attraverso la distribuzione di pacchi alimentari familiari.