Con un finanziamento di circa 12 milioni di euro, l’impegno della cooperazione italiana nel settore dello sviluppo sociale è rivolto ai gruppi vulnerabili, in particolare donne e minori, attraverso il sostegno al Ministero degli Affari Sociali. Le iniziative in corso sono inserite nel quadro delle politiche di sviluppo del Ministero.
In particolare, la Cooperazione Italiana è impegnata nel potenziamento dei principali Centri di Sviluppo Sociale (SDC), circa 100 su un totale di 220 disseminati su tutto il territorio nazionale, e che offrono alla popolazione servizi sociali, psicosociali e di medicina di base. Con il programma si sta lavorando alla realizzazione di un sistema informatico in grado di mettere in rete i centri e le informazioni, si staa uniformando la modalità dell’offerta socio-sanitaria e si sta creando una rete territoriale per garantire alla popolazione servizi sociali integrati.
Abbiamo inoltre finanziato un fondo sociale che ha come obiettivo il miglioramento delle condizioni socio-economiche dei gruppi vulnerabili e la promozione dello sviluppo locale.
La Cooperazione Italiana sostiene anche il Ministero a livello nazionale per la tutela dei minori e la partecipazione dei giovani nella governance locale. Grazie a questo programma in sei municipalità libanesi è stato istituito il “consiglio municipale dei ragazzi”, con l’obiettivo di favorire la partecipazione di giovani ai processi decisionali a livello locale, promuovendo il loro ruolo di soggetto attivo nella loro società.
Per quanto riguarda la promozione dell’uguaglianza di genere, la Cooperazione Italiana sostiene lo sviluppo della strategia sul gender mainstreaming, attraverso la formazione dei quadri del Ministero degli Affari Sociali, il primo tra i dicasteri libanesi ad averla sviluppata. Ora il MoSA sta lavorando con altri ministeri e diverse istituzioni libanesi per produrre una road map sulla strategia nazionale gender mainstreaming. Con il contributo italiano sono anche realizzate iniziative con diverse municipalità per la promozione della partecipazione della donna alla vita politica a livello locale.
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