In Libano ci sono 12 campi palestinesi e sono circa 300.000 i rifugiati registrati presso l’UNRWA, a fronte di una popolazione locale di poco superiore ai 4,5 milioni.
Tra tutti i 59 campi gestiti dall’UNRWA in Medio Oriente, il Libano ha la più alta percentuale di rifugiati palestinesi che vivono in condizioni di estrema povertà. Gli abitanti dei 12 campi profughi libanesi soffrono per il sovraffollamento, la disoccupazione, le condizioni abitative inadeguate e la mancanza di infrastrutture.
Inoltre, negli ultimi anni il conflitto in corso in Siria ha costretto molti rifugiati palestinesi di quel paese a fuggire in Libano in cerca di salvezza.
Costante è l’impegno italiano a favore dei rifugiati palestinesi come elemento dell’intervento in Libano, sia attraverso il canale multilaterale con UNRWA sia attraverso quello bilaterale nelle iniziative di ricostruzione del campo di Nahr el Bared in partenariato con il Consiglio della Ricostruzione e lo Sviluppo del Governo libanese.
Attualmente sono in corso alcuni programmi che hanno l’obiettivo di sostenere il lavoro di UNRWA nel settore dell’assistenza sanitaria ai rifugiati, garantendo ai palestinesi l’assistenza sanitaria di secondo e terzo livello (ospedalizzazione e cure avanzate). Si tratta di iniziative in continuità con quelle già finanziate negli anni passati, che hanno reso la Cooperazione Italiana uno dei principali donatori del processo di riforma sanitaria attuata da UNRWA.
Inoltre, è stato finanziato, sempre a UNRWA, un programma per assicurare il ritorno nel campo di Nahr el Bared dei rifugiati sfollati dopo la guerra del 2007 e sostenere il rilancio socio-economico del campo, stimolando la rinascita del commercio.
Il progetto conferma l’impegno dell’Italia per la ricostruzione del campo alle porte di Tripoli, per il quale la Cooperazione Italiana aveva già stanziato 5 milioni di Euro a dono per un’iniziativa realizzata dal Governo libanese, che ha permesso la riabilitazione di oltre 1000 unità abitative all’interno del campo. Nonostante i risultati raggiunti, rimangono tuttavia ancora 10.000 palestinesi sfollati.
I progetti