Campagna#16 – #giorno1: 16 giorni di storie tra violenza e speranza

L’editoriale della Titolare di AICS Beirut all’inizio della campagna di sedici (16) giorni condotta dalla sede contro le violenze sulle donne.

Da Alessandra Piermattei

 

Aderendo alla campagna annuale intitolata “16 giorni contro la violenza” in occasione della celebrazione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza basata sul genere, AICS Beirut ha deciso di andare alla radice, donando la PAROLA ai beneficiari dei nostri interventi e agli attori che quotidianamente supportano AICS nella realizzazione delle iniziative di cooperazione allo sviluppo per le DONNE in Libano e in Siria.

Parlare fa sentire bene e libera dall’oppressione e dalla solitudine, dà la forza di compiere scelte difficili da prendere e permette di dare una svolta a situazioni che sembrano senza via di uscita, a volte anche denunciando e mettendosi allo scoperto.

Per i 16 giorni di questa campagna, che ci impegnerà dal 25 novembre al 10 dicembre, noi di AICS Beirut daremo voce a persone in Libano e in Siria, con lo scopo di mobilitare tutti gli attori, pubblici e privati, a livello nazionale e locale, e dare una speranza alle donne per rompere silenzio.

Nei nostri paesi di competenza, come in molte parti del mondo, le autorità e gli attori della società civile hanno dispiegato un arsenale di misure volte all’emancipazione delle donne, alla piena affermazione dei loro diritti e per una vera cittadinanza attiva. Proprio qualche settimana fa, grazie al forte impegno della Commissione Nazionale per le Donne Libanesi – NCLW è stata lanciata Strategia Nazionale per le Donne in Libano, che accompagnerà il Paese fino alla scadenza dell’Agenda 2030. Tale documento sottolinea l’importanza della partecipazione delle donne nelle realtà economiche e nelle decisioni delle istituzioni locali e sarà la guida per gli interventi a favore della popolazione femminile nel Paese.

Nonostante questo impegno, ogni giorno si registrano episodi di discriminazione e di violenza nei confronti di donne, adolescenti e bambine, colpevoli solo di essere sé stesse. L’incapacità di difendersi dalla violenza in famiglia o per strada ha portato molte donne in prigione, come nelle due carceri femminili di Baabda e Barbar El Kahzen. La nostra opportunità di riflessione parte proprio dal pianeta carcere, dove tutto sembra non avere futuro, dove a volte sembra veramente che la porta sia chiusa e la chiave persa. In carcere per disperazione, in carcere per difendere la propria incolumità e i propri figli. Ma il carcere può essere anche un’opportunità di rinascita la linea di demarcazione per una ripartenza, la possibilità di acquisire nuovi strumenti di vita.

I 16gg costituiranno anche l’occasione di ricordare l’impegno e il pacchetto d’iniziative dell’intervento della nostra cooperazione in Libano a favore del settore diritti umani e per la lotta per l’eliminazione della violenza basata sul genere. Grazie ad un’iniziativa a gestione diretta di AICS Beirut con il supporto della ONG italiana ARCS e di due organizzazioni della società civile locali, AJEM e Mouvement Social, le Autorità penitenziarie libanesi hanno intrapreso misure per migliorare le condizioni di vita di queste donne nelle carceri. Con la collaborazione degli attori di questi interventi abbiamo raccolto 16 testimonianze e le condivideremo una al giorno senza filtri, senza commenti, senza pretendere di interpretarle.

Lasciamo ad ognuno trarre da queste PAROLE la propria occasione di riflessione e vi invitiamo a diffonderle, a condividerle, a dibatterne, perché sono solo 16 ma rappresentano molte più storie e molte più persone.

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