Il serraglio di Baalbek completamente restaurato e riqualificato, grazie ai lavori realizzati dalla Cooperazione Italiana, torna a essere la sede del Municipio, la casa di tutti cittadini.
I lavori, che hanno avuto un costo di circa un milione di Euro, hanno permesso sia di restaurare lo storico edificio ottomano sia di adattarlo alla sua moderna destinazione.
Il progetto Baalbek Serail rientra nella più ampia iniziativa CHUD (Cultural Heritage Urban Development). Il contributo italiano al CHUD è di circa 12 milioni di Euro, il programma mira a sostenere lo sviluppo economico locale, migliorare la qualità della vita nelle aree del progetto e potenziare la conservazione e la gestione del patrimonio culturale libanese in cinque città: Tripoli, Byblos, Baalbek, Saida e Tiro.
Nel corso della cerimonia di consegna l’Ambasciatrice d’Italia in Libano, Nicoletta Bombardiere, ha ricordato che “La Cooperazione Italiana lavora in molte aree archeologiche del Paese, anche nel sito di Baalbek, per proteggere e valorizzare il patrimonio culturale del Libano. Un impegno che ha l’obiettivo non solo di salvaguardare un tesoro unico al mondo, ma anche di attivare processi virtuosi di sviluppo economico sostenibile. Ciò crea nuove e diverse opportunità di lavoro legate al turismo e alla conservazione.”
Il Sindaco di Baalbek, Fouad Ballouk, ha aperto la cerimonia esprimendo la gratitudine della comunità tutta e sua all’Italia per la realizzazione dei lavori, che hanno permesso di conservare il serraglio e di farlo tornare ad accogliere la sede del Comune. “Grazie alle competenze messe in campo restauro e conservazione della struttura sono andati di pari passo con l’ammodernamento e l’adeguamento funzionale degli spazi che rispondono pienamente ai bisogni di un moderno, efficiente e funzionale uso dell’edificio.”
Donatella Procesi, Direttrice AICS Beirut, ai margini della cerimonia ha sottolineato che “L’importanza di questo progetto va oltre la componente storica e artistica dell’edificio recuperato. Il restauro della sede storica del Municipio significa farlo tornare a vivere e soprattutto farlo vivere ai cittadini di Baalbek. Un modo per scoprire che il patrimonio culturale può essere vitale nel presente e base per il futuro, e non solo memoria di un passato luminoso.”