Il 28 luglio è stato firmato l’accordo per un finanziamento di un milione di Euro da parte del Governo italiano a UNRWA in Libano.
Questo nuovo contributo consentirà all’Agenzia delle Nazioni Unite di continuare a fornire assistenza sanitaria di secondo e terzo livello ai rifugiati palestinesi arrivati dalla Siria, permettendo il loro ricovero in ospedale e l’accesso ai percorsi diagnostici.
Dal 1991, quando fu finanziato il primo programma sanitario ad UNRWA, l’impegno a favore dei rifugiati palestinesi e’ un elemento portante dell’intervento della cooperazione italiana in Libano, sia attraverso il contributo diretto ad UNRWA sia con iniziative come la ricostruzione del campo di Nahr el-Bared in partenariato con il Governo libanese. A questi progetti si aggiungono anche le diverse iniziative promosse da ONG italiane e finanziate dalla Cooperazione Italiana.
A partire dal 2006, anno dell’apertura dell’ufficio della Cooperazione Italiana nel Paese, sono stati finanziati a UNRWA progetti per 20.273.184 Euro e alle ONG per 3.426.642 Euro. Con questi fondi sono stati e sono realizzati interventi per il miglioramento dei servizi sanitari, sociali ed educativi per la popolazione dei rifugiati e per la riqualificazione strutturale dei campi e delle aree limitrofe.
Dal 2017 l’Italia contribuisce in modo significativo anche alle attività realizzate da UNRWA a favore dei circa 60.000 rifugiati palestinesi arrivati in Libano dalla Siria. Anche se attualmente si stima che nel Paese dei Cedri siano rimasti circa 40.000 palestinesi provenienti dalla Siria, questi continuano a essere una popolazione tra le più vulnerabili presenti nel Paese. Infatti, non essendo cittadini siriani non possono accedere agli aiuti e ai sostegni offerti da UNHCR e altre Agenzie ai profughi siriani.
Tra le azioni più significative finanziate dalla Cooperazione Italiana c’è la partecipazione alla ricostruzione del campo di Nahr el-Bared, distrutto nella guerra del 2007. Più di 1.000 unità residenziali e commerciali sono state riabilitate grazie a un contributo italiano di 5 milioni di Euro.
E’ stata finanziata una seconda fase, le cui attività sono in conclusione, per 1,5 milioni di Euro per la ricostruzione di 63 unità residenziali e di 40 unità commerciali.
L’Italia, inoltre, è uno dei principali donatori del processo di riforma sanitaria di UNRWA in Libano. A partire dal 2016 la Cooperazione Italiana ha finanziato, per un totale di 2 milioni di Euro, le attività di UNRWA finalizzate a garantire la salute dei rifugiati economicamente più vulnerabili, in particolare dei bambini.
Queste iniziative hanno l’obiettivo di garantire ai rifugiati la possibilità di accedere ai servizi sanitari secondari (diagnostica e ospedalizzazione) e terziari (chirurgia specialistica, ad esempio oncologica, e terapie post-chirurgiche).
Infine, nell’ambito della strategia in risposta alle conseguenze sociali ed economiche della crisi siriana in Libano, l’AICS ha finanziato due iniziative per un totale di 3,5 milioni di Euro per fornire ai rifugiati palestinesi provenienti dalla Siria assistenza in cash e la copertura totale o parziale dei servizi di assistenza sanitaria secondaria.