La Viceministra degli Esteri, Marina Sereni, ha compiuto una visita istituzionale in Libano. Nell’agenda del suo viaggio nel Paese dei Cedri una intera giornata è stata dedicata alle attività realizzate dalla Cooperazione Italiana, con incontri e visite sui luoghi dei progetti. La presenza della Viceministra Sereni e` stata anche occasione per suggellare l`impegno italiano sul patrimonio culturale, con la firma dell`Accordo di finanziamento a UNESCO per la riabilitazione del Museo Sursock danneggiato dall`esplosione del 4 agosto scorso.
Il primo appuntamento è stato la visita all’impianto di “Zahle Wastewater Treatment Plant”, finanziato con un credito di aiuto del Governo italiano di circa 22,3nilioni di Euro. Alla visita hanno partecipato l’Ambasciatrice d’Italia, Nicoletta Bombardiere, la Direttrice dell’AICS di Beirut, Donatella Procesi e le istituzioni nazionali e locali libanesi coinvolte nella realizzazione e nella gestione dell’opera.
Nell’occasione la Viceministra Sereni ha sottolineato l’importanza dell’impianto, che attualmente serve una popolazione di oltre 200.000 abitanti, con l’obiettivo di migliorare le condizioni igienico sanitarie della popolazione. Ha anche assicurato che tra gli impegni previsti dall’Italia a sostegno del Libano in questa difficile fase c’è quello di provvedere al funzionamento dell’impianto di Zahle per i prossimi tre anni, attraverso un accordo con UNDP.
Nel corso del suo incontro con le OSC italiane attive nel Paese la Viceministra Sereni ha invitato le associazioni presenti a consolidare il dialogo con la società civile e con gli organismi internazionali.
Poi, si è recata al Museo Sursock di Beirut per la firma dell’Accordo UNESCO Libano da 1.000.000 di Euro per la riabilitazione del Museo gravemente danneggiato dall’esplosione del 4 agosto scorso. Il progetto restituirà alla città e al Paese uno dei poli culturali centrali nella scena libanese, elemento trainante della nuova e auspicata visione di sviluppo sociale sostenibile, e una delle più autentiche testimonianze del patrimonio storico artistico del tradizionale tessuto urbano della Capitale.
Dopo la firma la Viceministra ha visitato la vecchia stazione ferroviaria di Mar Mikhael, luogo deputato a diventare centro di aggregazione e scambio culturale grazie a un progetto multibilaterale con UN-Habitat, sotto la supervisione della Direzione Generale delle Antichità libanesi e del Ministero delle Infrastrutture.
A conclusione della giornata un breve percorso a piedi nelle aree più colpite dall’esplosione le ha permesso di vedere i risultati concreti dell’impegno delle associazioni italiane nella ricostruzione e nel sostegno alle famiglie più vulnerabili.